Al gate c’è una fila di passeggeri che controllano nervosamente lo schermo delle offerte: è il segnale che la stagione dei viaggi last minute sta entrando nel vivo. Le compagnie low cost rilanciano tariffe basse per intercettare chi vuole evitare la calca natalizia e concedersi una fuga breve. Tra le proposte recenti spicca quella di Ryanair: biglietti a partire da 14,99 euro per prenotazioni effettuate entro il 13 novembre 2025, validi per partenze tra il 14 novembre e il 18 dicembre 2025. È una finestra temporale che molti utilizzano per visitare mercatini, cercare climi più miti o semplicemente anticipare le ferie invernali. Un dettaglio che molti sottovalutano è il calendario delle aperture dei mercatini locali: non tutte le manifestazioni iniziano nello stesso periodo, perciò programmare il viaggio anche solo di pochi giorni può fare la differenza.
Bucarest, mercatini e architettura a misura di weekend
Per chi parte dall’Emilia, la rotta da Bologna a Bucarest è una delle opzioni più interessanti in questo periodo: tariffe intorno a 34,84 euro rendono l’idea di un weekend lungo senza grandi investimenti. La capitale rumena mette insieme un’impronta mitteleuropea e tracce balcaniche, con viali neoclassici e un centro storico che si presta a passeggiate senza fretta. Dal 15 novembre il cortile dell’Opera Comica per Bambini ospita la nuova edizione della “Storia di Natale”: spettacoli e laboratori pensati per famiglie, un’offerta culturale che completa la nostalgia delle luci e dei suoni in città.

Dal 28 novembre, il quartiere di Drumul Taberei riapre il suo mercatino invernale con una pista di pattinaggio e una ruota panoramica: più di sessanta casette offrono dolci e piatti tradizionali, e la “Casa di Babbo Natale” è un richiamo per i nuclei con bambini. Il 29 novembre si accendono le luci in Piazza della Costituzione, che ospita il mercatino più grande del paese con due aree dedicate alla musica e concerti nei fine settimana. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la trasformazione di spazi industriali in contenitori culturali; è il caso della Hala Laminor, che diventa il Laminor Winter Wonderland con concerti e laboratori.
Passeggiare sulla Calea Victoriei racconta decenni di storia urbana: palazzi d’epoca, caffè con atmosfere rétro e il vicino Palazzo del Parlamento, imponente per dimensioni e dettagli. Il quartiere Lipscani, poco distante, resta il cuore vivo della città tra taverne tradizionali e locali più contemporanei. Per chi sceglie questa destinazione, il vantaggio pratico è chiaro: costi contenuti e un’offerta culturale e gastronomica che funziona sia per famiglie sia per gruppi di amici.
Rovaniemi e Valencia: due facce dell’anticipo natalizio
Lo stesso periodo offre opzioni radicalmente diverse, dallo spettacolo invernale della Lapponia alle giornate miti del Mediterraneo. Dal Nord Italia si possono raggiungere mete come Rovaniemi, la città ufficiale di Babbo Natale, con voli promozionali che partono da circa 58 euro. Qui la neve copre boschi e villaggi, il Circolo Polare Artico è un punto di riferimento turistico e il Santa Claus Village permette di inoltrarsi in un turismo natalizio che dura tutto l’anno. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la scala delle attività all’aperto: slitte trainate da husky, safari in motoslitta e ciaspolate richiedono una minima attrezzatura, ma restituiscono esperienze sensoriali forti.
Le serate nelle glass igloo, con il cielo che si anima di luci, sono una proposta per chi cerca una vacanza a contatto con la natura e con ritmi più lenti. La cucina locale privilegia prodotti di territorio: zuppe di salmone e carne di renna affumicata sono piatti che raccontano il paesaggio, spesso accompagnati da versioni locali del vin brulé. Dal punto di vista pratico, la Lapponia richiede attenzione alla logistica invernale, ma resta una scelta solida per chi vuole un Natale “autentico”.
All’opposto, chi preferisce temperature miti può considerare la rotta da Pisa a Valencia, con tariffe attorno a 45 euro. La città spagnola mescola architettura contemporanea e quartieri storici: la Città delle Arti e delle Scienze contrasta con il Barrio del Carmen e il Mercado Central, dove i prodotti locali definiscono l’identità gastronomica. Passeggiare lungo il Turia o raggiungere la spiaggia della Malvarrosa offre pause all’aperto anche in autunno inoltrato. Un dettaglio che molti sottovalutano è la diversa distribuzione delle tariffe tra giorni feriali e fine settimana: spostare il volo di 24 ore può incidere significativamente sul prezzo.
La sera, le terrazze del centro conservano vita sociale e il cocktail simbolo, l’agua de Valencia, è un’opzione per chi vuole provare i sapori locali senza grandi formalità. Nel complesso, queste rotte mostrano come anticipare le vacanze possa significare sia natura estrema sia relax urbano, e che in molti casi basta scegliere la finestra giusta per evitare la corsa finale alle feste.
