Ogni inverno nasce da zero un hotel di ghiaccio: soggiornare qui è come entrare in un sogno nordico

Ogni inverno nasce da zero un hotel di ghiaccio: soggiornare qui è come entrare in un sogno nordico

Una coppia si gode un soggiorno indimenticabile all'Icehotel di Jukkasjärvi, la struttura ricettiva interamente fatta di ghiaccio e neve. - lacortediarianna.it

Francesco Russo

Novembre 13, 2025

Un edificio che nasce dall’acqua del fiume, resta alcune stagioni e poi si dissolve: l’Icehotel di Jukkasjärvi non è una curiosità da cartolina, ma un processo produttivo e culturale che coinvolge tecnici, artisti e la comunità locale. A circa 200 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, una squadra trasforma ogni anno blocchi di ghiaccio e neve in spazi abitabili e in installazioni artistiche. È un progetto che mescola ingegneria, design e turismo; un fenomeno che molti notano solo d’inverno e che ha conseguenze concrete sul territorio e sull’economia della regione.

Il cantiere che rinasce ogni inverno

La costruzione dell’hotel parte molto prima che i primi visitatori arrivino. In primavera si raccolgono i blocchi dal fiume Torne, ghiaccio formato durante l’inverno, che viene stoccato in un deposito frigorifero. Si parla di cifre importanti: ogni ciclo richiede circa 35.000 metri cubi di ghiaccio e neve per coprire l’intera area operativa. Questo materiale è apprezzato perché è particolarmente trasparente e privo di bolle d’aria, qualità che permette sia la scultura che la costruzione strutturale.

Con il calo delle temperature, a novembre prende il via il montaggio: squadre di operai, tecnici e progettisti realizzano le volte portanti usando una miscela di neve e ghiaccio tritato, detta “snice”, spruzzata su stampi metallici. Lo snice agisce come malta e isolante, consentendo di mantenere la temperatura interna stabile tra -5°C e -8°C. Il processo dura settimane e richiede pianificazione logistica e capacità di adattamento a condizioni estreme; un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di attrezzature speciali per lavorare a temperature molto basse.

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Un artista all’opera: l’interno dell’hotel di ghiaccio, dove un letto accogliente incontra sculture illuminate dal freddo. – lacortediarianna.it

La struttura è progettata per essere autoportante: archi e volte distribuiscono i carichi e riducono il rischio di cedimenti. Alla fine della stagione fredda, con l’innalzamento delle temperature, il cantiere smonta se stesso per così dire: il ghiaccio ritorna al fiume e il ciclo ricomincia, un metodo che combina pragmatismo ingegneristico e rispetto per il materiale naturale.

Arte effimera e suite scolpite

Non è solo un hotel: è una piattaforma creativa. Ogni anno viene indetto un concorso internazionale che seleziona artisti, designer e scultori per progettare le suite d’arte. I progetti scelti sono realizzati in loco, trasformando blocchi di ghiaccio in camere tematizzate che non saranno mai replicate. Questo approccio rende ogni allestimento unico e conferisce all’Icehotel una dimensione da museo stagionale.

Le stanze possono riprodurre ambienti naturali o raccontare storie astratte: pareti scolpite, dettagli ornamentali e arredi di ghiaccio convivono con materiali isolanti naturali come pelli di renna. Per i visitatori che scelgono di dormire in queste stanze viene fornito un sacco a pelo tecnico e consigli pratici per conservare il calore; un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la sensazione di comfort resa possibile dall’accurata preparazione dell’equipaggiamento.

L’IceBar e la cappella di ghiaccio sono spazi che, oltre a essere fotografati dai turisti, funzionano come poli culturali: matrimoni, cerimonie e performance trovano in questi ambienti una cornice inconsueta. Allo stesso tempo, la collaborazione tra artisti internazionali e artigiani locali stimola competenze e scambi professionali che durano ben oltre la vita effimera delle opere.

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Installazioni luminose in ghiaccio all’Icehotel, che ogni anno rinasce a Jukkasjärvi grazie ad artisti e ingegneri. – lacortediarianna.it

Clima, sostenibilità e impatto sul territorio

L’Icehotel è intrinsecamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Inverni più caldi e stagioni brevi complicano la raccolta del ghiaccio e alzano i costi di produzione. Per questo motivo è nata, accanto alla struttura stagionale, la soluzione permanente nota come Icehotel 365, inaugurata nel 2016: un edificio climatizzato che mantiene ambienti di ghiaccio tutto l’anno grazie a sistemi di refrigerazione alimentati da pannelli solari. Questa combinazione tra tecnologia e risorse naturali dimostra come sia possibile adattare un’idea tradizionale a scenari nuovi.

L’organizzazione dichiara un impegno per l’efficienza: l’energia dell’Icehotel 365 proviene in larga parte da fonti locali e sostenibili, con una quota indicata come 100% rinnovabile per alcune attività. Il concetto stagionale dell’hotel, inoltre, rappresenta una forma di economia circolare: ciò che viene preso dal fiume ritorna al ciclo naturale al termine della stagione. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’effetto moltiplicatore sull’economia locale: l’attività genera posti di lavoro diretti e nell’indotto—guide, ristorazione, artigianato—che hanno trasformato Jukkasjärvi da un villaggio con poche centinaia di abitanti a una destinazione riconosciuta a livello internazionale.

Il risultato è un equilibrio complicato: conservare la tradizione dell’hotel stagionale, sostenere la creatività degli artisti e allo stesso tempo adattarsi a condizioni climatiche in evoluzione. Allo stesso tempo, la popolarità dell’Icehotel continua a mostrare come una risorsa naturale possa diventare un volano economico e culturale per una comunità isolata, con effetti concreti sulla vita quotidiana della regione.